Sesso e volentieri
Approfondimenti
Una passeggiata tra i sentieri della sessualità tra mitologia, ironia e realtà.
Secondo gli “antichi” l’uomo era figlio del Sole, la donna della Terra, l’omosessuale della Luna: infatti la Luna essendo tra la Terra e il Sole aveva i caratteri un po’ dell’uno e un po’ dell’altra. Ma ancor prima di esistere separatamente l’uomo e la donna costituivano un tutt’uno che veniva chiamato “ Androgino”. L’Androgino non era quello che chiamiamo “ermafrodita”, anzi era un essere completo, felice e così appagato nella propria autosufficienza da divenire tanto arrogante da pretendere di potere dare la scalata all’olimpo. Allora Zeus per punirli con un colpo di spada divise l’androgino in due metà separando la parte maschile da quella femminile: quindi solo maschio e solo femmina.
A proposito sapete qual è il significato/ l’etimologia della parola sesso? Ha la stessa radice di separare, di se-care, di se-cedere ( se-cessione significa :”se-parazione), quindi il sesso non è congiungimento ma separazione/ secessione del femminile dal maschile . Ed è proprio il trauma della secessione dei sessi che, tormentandoci dentro nel ricordo della felice fusione androgina andata perduta, crea una irrefrenabile pulsione al ricongiungimento tra i sessi, pulsione che dai poeti è chiamata amore.
Ma come avviene questo ricongiungimento chiamato amore? Pochi ,forse, hanno sperimentato il piacere totale della fusione androgina primordiale.
Perché solo pochi e forse?
Perché fare l’amore non è poi così semplice e facile come potrebbe sembrare: anche se alla radice c’è la pulsione- istinto che potrebbe essere considerata un “ a priori” pressoché uguale e presente in tutti in uguale “dose”, passando attraverso il tritacarne della storia dell’umanità e poi della singola storia di ciascuno di noi questa pulsione si è trasformata in tante polpettine e ognuno di noi riuscirà nella propria esistenza ad assaporarne solo qualcuna stinta per di più nella salsa del proprio habitat socio- culturale e temporale.
Tanti , e sono sicuro che sono veramente tanti, sono sinceramente convinti che fare l’amore significhi introdurre un pene in vagina e far seguire dopo un certo numero di movimenti pelvici fino all’eiaculazione di lui e se va bene, fino all’orgasmo di lei. Dopo di che una bella fumata (per chi fuma ,si capisce!) o la minzione post- coitum, ci si gira dall’altra parte e.. buona notte!
Tanti uomini sono convinti che la loro mascolinità sia direttamente proporzionale al numero delle vagine visitate con il pene, come tante donne sono convinte che la loro femminilità aumenti d’importanza con il numero di peni introiettati . Ahimè, però, che la sessualità e l’aritmetica costituiscono un’aporia, l’una, cioè, esclude l’altra..
E, allora, come si fa l’amore?
Se l’amore è ricongiungimento completo con il ritorno all’androgino originario, prima di ricongiungerci con l’altro, dovremmo ricongiungerci con noi stessi, perché se è mitologicamente vero che Zeus ha separato in due l’essere androgino primordiale e ancor più vero che un numero grande anche troppo di “ Dei falsi e bugiardi” ha scisso il nostro io in tante polpettine che non è poi così semplice ricompattare. Chi sono questi Dei “ falsi e bugiardi”? Ma sono la pigrizia, l’avarizia, l’ingordigia, la rabbia, l’invidia, la gelosia, l’arrivismo, il narcisismo, la paura, la codardia, la stupidità, la brama…………..e sospendo l’elenco che potrebbe essere troppo lungo da leggere( ma continuatelo voi !)
Ma torniamo a noi e al fare l’amore: ogni volta che facciamo l’amore ci portiamo a letto oltre che il nostro partner anche tutta la folla di” Dei falsi e bugiardi” e capirete che anche se è un letto a due piazze , in così tanti si sta un po’ “ strettini “ e allora: “ quattro bottarelle” e…. tutti a dormire.
Si fa così per dire “ tutti a dormire”, perchè questi “ Dei falsi e bugiardi” non li cacci dal letto neanche a cannonate e così, oltre che a far l’amore male , ci “ aiutano” a dormir peggio:….buona notte, si ma al secchio!
Ma allora cosa fare “quando fuori piove”? Ma soprattutto come farlo?
Qui di seguito proverò a stilare una “scaletta” delle cose da fare. Il sesso è la materia delle quattro T: Tempo, Tatto ,Talento e Totalità: il sesso non vuole pensieri: quindi quando si fa sesso bisogna essere coinvolti totalmente e nella totalità, non bisogna guardare l’orologio, bisogna avere tatto nella comunicazione sessuale con l’altro e talento-tecnica nel senso che anche per fare buon sesso bisogna prima di passare alla pratica fare un pò di teoria.
E di teoria ne abbiamo fatta tutti sia con gli amici, sia con l’autodidattica. Bisogna imparare a conoscere se stessi fin dove si riesce.
Tempo: cosa si vuol significare con Tempo; certamente non il tempo meteorologico; a parte il fatto che tizio possa preferire il sole e caio la pioggia , il sesso e la meteorologia sono due variabili indipendenti. Allora cosa vogliamo intendere con il fattore Tempo? Quando si parla del fattore Tempo nel settore della produzione industriale si sente dire spesso: “ottimizzazione dei tempi di produzione” che , detto in soldoni, vuol dire ridurre il tempo necessario per la produzione di un prodotto facendo sudare di più il lavoratore.
Anche nel campo della sessualità bisogna “ottimizzare il Tempo” però, attenzione , al contrario di come si fa in campo industriale: in sessuologia ottimizzare il Tempo vuol dire dilatare il Tempo, allungare il Tempo , vuol dire dare Tempo al Tempo! Vuol dire imparare a gustare il Tempo: in sessuologia bisogna saper essere “dei perditempo”! Allora “ a tempo!”
L’amore è un grande concerto di cui non bisogna perdere neppure una nota e come in un grande concerto si comincia con “L’ Ouverture” che ancora non è il concerto vero e proprio ma serve a farti entrare nell’atmosfera mentale adatta per assaporare quello che verrà dopo. La nostra mente esce dalla fase “ beta” che è la fase di attività vigile del cervello ed entra nella fase “alfa “ che è la fase di rilassamento.
Via col “L’Ouverture “ allora! Sì, ma come, cosa si fa?
Per prima cosa buttare via tutti i pensieri, mettere da parte tutte le nozioni lette nei libri del tipo < come farlo/la impazzire a letto > cancellare dalla mente tutte le immagini che hai visto nei siti porno del web; poi lasciati andare , prova a regredire in uno stadio di bambino con tanta voglia di giocare. E incomincia a giocare solo per il piacere di giocare.
Per lui : non devi dimostrare a lei che sei un grande “ macho” che sciupa le femmine, non andare a cercare punti “ G” né il punto “ Venezia” né altri punti: non stai facendo un ricamo, stai solo facendo l’amore, lasciati andare a giocare.
Per lei: non cercare di apparire che sei “ emancipata” che sei disinibita , che sei sessualmente superiore a lui, che sai farlo “impazzire”, non stai facendo un esame e, in ogni caso, nessuno è abilitato a darti un voto; lasciati andare a fare come in un giuoco senza obiettivi da raggiungere, saranno gli obiettivi a raggiungere te!
OUVERTURE
Vuol dire parlare del più e del meno, saper ridere e sorridere, carezzarsi, abbracciarsi per il piacere di stare abbracciati, giocare, anche tirarsi i cuscini l’un l’altro, rincorrersi attorno al letto, dare libero sfogo alle fantasie infantili. E’ come riscaldarsi a bordo campo prime di entrare nel pieno della partita. A questo punto via con le carezze….. i baci … dai libero sfogo alla fantasia e………”vai dove ti porta il cuore”.
Adesso passiamo alla 2^ T del nostro programma:
TATTO
Tatto nel nostro contesto non vuol dire toccare, tastare, vuol dire sentire, senza bisogno di capire né di giudicare, quello che può essere vissuto come piacevole o sgradito dal nostro partner e comportarsi di conseguenza senza pretendere né imporre nulla ma tutto all’interno della coppia deve nascere per gemmazione spontanea e condivisa.
In sessuologia non esiste un metro di misura su cui rapportare i nostri comportamenti, non c’è una regola che impone quello che è giusto” fare e che proibisce le cose ”sbagliate”. Ma tutto è bene quello che va bene alla coppia: non esistono due entità distinte ma un’unica identità,la coppia , dove uno più uno fa una coppia che è la nuova unità indisgiunta.
TALENTO
Senza dover ricorrere a trattati di sessuologia né di anatomia sessuale bisognerebbe almeno sapere come è fatta una donna e come è fatto un uomo e sapere qualcosa in generale sulla risposta sessuale nei due sessi e senza scivolare nel freddo tecnicismo scientifico sapere usare queste conoscenze basilari nel nostro giuoco di coppia.
TOTALITA’
Anzitutto sgombriamo il campo dagli equivoci : totalità non significa tutti nello stesso letto anche perché si romperebbe! Totalità dovrebbe essere interpretata come coinvolgimento totale, fisico e mentale, nell’amplesso sessuale: non limitarsi alla sola “ fruizione” degli organi genitali ma essere consapevoli che bisogna coinvolgere tutta la pelle, ogni cellula della pelle! Il vero organo sessuale per eccellenza è tutto il corpo nella sua interezza. Bisogna riuscire ad “ accendere” ogni cellula della pelle : più cellule della pelle si accenderanno più pensieri estranei si spegneranno e per un attimo senza fine si potrà raggiungere l’estasi.
Spero che almeno una stilla di quanto appena scritto vi possa tornare utile: Mi impegno a scrivere in materia qualcosa di più strettamente scientifico in un prossimo articolo.
DOTT. V.PIZZO