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Tumori Ormonali e Alimentazione

Approfondimenti

cibi che portano tumori

Il ruolo dell’alimentazione sul rischio di tumori femminili ormono-correlati

Tumore dell’ovaio, tumore della mammella, tumore dell’endometrio, sono tutte forme di carcinoma definite ormono-correlate. Si tratta infatti di neoplasie sensibili o addirittura dipendenti dagli ormoni. Questa dipendenza porta a una proliferazione che parte dal collegamento tra i recettori tumorali e gli ormoni stessi, facendo sì che la cellula tumorale cresca e si diffonda. In questa panoramica la dieta assume un ruolo centrale.

A confermarlo sono le ultime ricerche scientifiche in materia di associazione tra alimentazione e tumori ormono correlati, come la rassegna pubblicata sull’autorevole Proceedings of the Nutrition Society che conferma una connessione importante tra ciò che mangiamo e l’insorgenza o la proliferazione di questa tipologia di neoplasie femminili.

Secondo questi recenti studi infatti, l’esposizione prolungata agli estrogeni sarebbe associata a un rischio più elevato di tumori legati agli ormoni e quindi le diete ad alto contenuto di grassi e di carne sono state a loro volta collegate a un aumento del rischio di questa tipologia di carcinoma.

Le diete ricche di proteine animali contengono una grande quantità di xenoestrogeni, che hanno un noto potenziale carcinogenico e che possono quindi contribuire in maniera significativa ad aumentare il rischio di insorgenza di tumori ormono-correlati e non solo. Tutto questo mette in luce l’importanza delle scelte alimentari e il loro ruolo attivo nella gestione del rischio di tumori legati agli ormoni.

Ma non è finita qui, perché i dati fuoriusciti dalla ricerca in questione sembrano suggerire che anche le diete altamente energetiche, oltre a quelle ricche di grassi e di proteine animali, possono favorire lo sviluppo, in particolare, di tumore dell’ovaio, un carcinoma che attualmente risulta essere il sesto tumore maggiormente diagnosticato tra le donne, con un tasso di mortalità del 50%. Tra gli alimenti da prediligere per ridurre il rischio di sviluppare tumori potenzialmente letali spiccano gli acidi grassi omega-3, gli acidi grassi polinsaturi (PUFA) di cui fanno parte l’acido alfa-linolenico (ALA), l’acido eicosapentaenoico (EPA) e l’acido docosaesaenoico (DHA), tutti acidi che possono essere ottenuti da fonti dietetiche come semi di lino, noci, olio di canola e olio di pesce.

Più in generale, è la dieta a base di prodotti vegetali quella da seguire maggiormente per potenziare le difese immunitarie, un regime che arricchisce l’organismo di fibre e molecole utili all’organismo come i cartenoidi, i polifenoli e i glucosinolati. Quest’analisi conferma che l’alimentazione ha un ruolo cruciale in ottica di prevenzione oncologica e che seguire un regime alimentare antitumorale può rinforzare notevolmente il nostro sistema immunitario, aiutandoci a prevenire i tumori ormono-correlati così come molte altre dannose patologie.

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